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San Martino sui Diritti Contadini ONU

IN EVIDENZA > SAN MARTINO CONTADINO 2019

San Martino Capodanno Contadino: convegno e cena contadina


Come ogni anno festeggiamo e insieme ci impegnamo per contribuire a portare avanti la nostra idea di agricoltura contadina agroecologica e solidale!


Agricoltura contadina e il futuro dell’agricoltura italiana. Battaglia per i diritti!


L’agricoltura italiana plurale contiene diverse identità e pratiche. Diverse per la diversità dei territori, diverse per le modalità con cui le produzioni vengono organizzate economicamente, socialmente, culturalmente, ecologicamente. Identità con radici profonde secoli, radicate nel lavoro o copie di sistemi agrari propri solo alla forza dei capitali investiti
L’agricoltura contadina del nostro paese, non un residuo economico, storico e culturale, ma un modo di produzione distinto, specifico, che è proprio – con diverse sfumature ed approcci – almeno ad 800.000 aziende agricole - è oggi un motore fondamentale del sistema agroalimentare ma rimane priva di ogni strumento specifico di riconoscimento. I diritti di chi vi lavora e vive sono violati o apertamente negati, non solo dalle mafie o dai potenti, ma dallo stesso Stato.

I produttori più ecologicamente sostenibili non vengono ricompensati adeguatamente per la diversità delle loro produzioni e per le funzioni sociali e ambientali che svolgono. I loro prodotti – in questo contesto – non sono accessibili a quella larga parte della popolazione che non dispone delle risorse finanziarie stabili ed adeguate necessarie ad accedere a questo tipo di consumi alimentari. Il cibo di qualità, nutriente, sano e socialmente giusto diventa un lusso per un élite di compratori.

Sono note le condizioni di lavoro e di vita spaventose dei lavoratori agricoli e alimentari in tutta l'UE; questi fenomeni non possono essere liquidati come casi isolati ma sono strutturalmente parte della catena del valoro su cui vive e prospera l’agroindustria e l’agricoltura industriale. La dipendenza del sistema agricolo dominante dal lavoro a basso costo, stagionale e/o giornaliero è, infatti, un suo elemento strutturale.

Le risorse agricole sono sempre di più merce nei mercati finanziari. Questi processi rappresentano un serio ostacolo per quanti volessero entrare nella produzione agricola, in particolare i giovani agricoltori.

L'innovazione – ampiamente sostenuta da ingenti risorse pubbliche riversate nel settore agroalimentare – viene confusa con “digitalizzazione”. Innovazioni economiche e sociali efficaci sviluppate dall’agricoltura contadina in aziende di piccola dimensione sono totalmente trascurate anche se questa tipologia aziendale, con meno di un addetto a tempo pieno (teorico), produce almeno il 25% del valore dell’agricoltura nazionale.

Diritto ad una vita degna, alla protezione della legge, diritto alla terra, alle sementi, alla partecipazione efficace ed effettiva alle decisioni di politica pubblica che prima di tutto impattano sulla vita di milioni di addetti in agricoltura e poi sulla vita di ogni consumatore, in particolare di quella fascia di povertà che permane in maniera vergognosa anche nella società italiana. Diritti che dopo una battaglia di Via Campesina durata quasi 20 anni, oggi sono riconosciuti nella “Dichiarazione delle Nazioni Unite sui diritti dei contadini e di altre persone che lavorano in zone rurali” votata all’assemblea generale delle Nazioni Unite con 119 paesi a favore, 7 contrari e 49 astensioni, compresa quella dell’Italia.

Ma è tempo di trasfondere i contenuti della Dichiarazione nelle politiche pubbliche del nostro paese. E’ sempre più urgente una legislazione specifica basata sui diritti fondamentali che ci siamo conquistati ed a supporto del nostro modo di intendere l’agricoltura perché “noi non fabbrichiamo cibo, noi lo produciamo. Il cibo, per noi, è frutto della terra e del lavoro”

Inizieremo la giornata ritrovandoci attorno alla tavola dalle ore 12, presso l'Agriturismo di Valli unite per un pranzo condiviso in Agriturismo con I soci di Ari (Associazione Rurale Italiana). Ciascun contadino potrà contribuire al pranzo con le sue autoproduzioni; per chi invece non ha la possibilità di partecipare alla creazione del banchetto sarà chiesto un contributo per la cucina che garantirà comunque un pasto per tutti.
E' indispensabile pero' segnalarci la vostra presenza telefonicamente al 0131838100, indicandoci se porterete o meno qualcosa da condividere.

ore 14.00 Inizio del Convegno alla SOMS di Costa Vescovato in via Circonvallazione.
ore 14.15 Saluto e introduzione del Sindaco Ottavio Rube
ore 15 interventi di:

  • Sottosegretario di Stato Onorevole Giuseppe L’Abbate
  • Onorevole Federico Fornaro capogruppo di LeU alla camera dei deputati e in

commissione agricoltura

  • Antonio Onorati membro del Consiglio Nazionale di ARI
  • Michelle Zufferay Uniterre, membro svizzero del Coordinamento Europeo Via

Campesina
ore 17.30 interventi dal pubblico
ore 18.30 Conclusioni Fabrizio Garbarino presidente nazionale di ARI

Conclusione con cena in Agriturismo a Valli Unite e serata conviviale, su prenotazione allo 0131838100

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