Il Gruppo Vino nasce dalla partecipazione di ARI al CDG-Wine (Gruppo di Dialogo Civile sul Vino e Bevande Spiritose) istituito dalla DG-AGRI (Direzione Generale dell’Agricoltura della Commissione Europea) di cui ECVC (Coordinamento Europeo Via Campesina) da anni è accreditato come portatore d’interesse con le sue organizzazioni membre di altri paesi.

Il settore vitivinicolo è comune denominatore delle agricolture contadine di tutte le regioni italiane in cui ARI è presente. Il Gruppo Vino nella sua specificità si rapporta coi principali gruppi di lavoro:

  • Gruppo Agroecologia, nel promuovere una viticoltura contadina di piccole dimensioni, familiare e cooperativistica, dov’è centrale il ruolo delle donne e dei giovani, rispettosa delle risorse naturali e della Biodiversità, alla promozione di un’insieme di buone pratiche che vanno oltre al Biologico, ma che osserva le criticità della monocoltura del Vino-Business che divora le colline, meccanizza, sfrutta, inquina come un’attività estrattiva nei territori.
  • Gruppo Lavoro e Migrazioni, attenta ai lavoratori Migranti che sopperiscono all’esigenza di manodopera stagionale per la potatura e la raccolta, laddove persistono ghetti e baraccopoli abitati più o meno stabilmente persone invisibili all’ombra di giganteschi investimenti pubblici e privati ed un giro d’affari superiore ai 14 miliardi di euro l’anno in Italia.
  • Gruppo PAC, nel monitorare la mole di fondi pubblici che finanzia i grandi gruppi a discapito della viticoltura contadina, ma anche la strategia Farm To Fork e Green New Deal, la svolta tecnologica, la promozione dell’export nei paesi terzi, e l’osservazione di come sarà attuata la Condizionalità Sociale. Con un occhio di riguardo alle questioni di cantina, dai registri telematici, all’etichettatura, alle nuove linee giuda sul biologico nei processi di trasformazione.
  • Gruppo Biodiverità e Sementi, per la salvaguardia delle centinaia di varietà autoctone dal pericolo di una appropriazione di notorietà derivante dal Genome Editing e l’avvento di nuove varietà resistenti PIWI allo studio nelle principali Università Italiane e straniere.
  • Gruppo Terra, per l’accesso alla terra dei giovani nel difficile passaggio generazionale coi viticoltori anziani e le difficoltà ad acquisire le autorizzazioni dopo che si sono aboliti i diritti all’impianto. Al Land Grabbing vitivinicolo che negli ultimi anni ha trasformato i territori collinari e pedemontani in una monocoltura facendo tabula rasa di agroecosistemi millenari con un depauperamento delle risorse naturali, suolo, acque, aria, inondate di pesticidi.

Se foste interessati/e a saperne di più o a fare parte del gruppo, potete contattare Attilio Romagnoli (+39 380 307 1532 / attilioanacleto@yahoo.it).