19 settembre 2022

Tutti gli analisti sono concordi nel dire che l’estate appena passata è la più calda degli ultimi 500 anni.

Questo dato sommato alla mancanza di pioggia e alle temperature anomale dello scorso inverno e della scorsa primavera ha causato per centinaia di migliaia di aziende agricole in Italia e per centinaia di piccoli comuni una carenza di acqua che ancora oggi determina disagi in tutta la penisola.

Quando poi piove lo fa con una violenza inaudita e intere comunità vengono colpite in modo tragico, come successo nelle Marche in questi giorni o in Versilia nello scorso mese di Agosto.

Gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici  riguardano interi continenti e stanno mettendo in ginocchio l’economia e la società intera, che di questi cambiamenti climatici è vittima e carnefice  allo stesso tempo.

Per questo motivo ASSOCIAZIONE RURALE ITALIANA ha deciso di appoggiare e sostenere lo sciopero globale del clima di venerdì 23 settembre organizzato e promosso da Fridays For Future che coinvolgerà principalmente migliaia di studenti in città piccole e grandi di tutta Italia  

La responsabilità della politica e di ampi settori del mondo economico è gravissima: la mancata diminuzione dell’utilizzo delle fonti fossili, il consumo dissennato di suolo per opere e cementificazione,  il sostegno rafforzato al modello agricolo industriale capace solo di esaurire acqua, suolo fertile e combustibile fossile, pesano come macigni su tutte le decisioni che a fatica, e comunque non sufficienti, sono state prese in campo europeo attraverso il Green New Deal (il “Patto Verde”europeo) e la strategia Farm to Fork (“dal piatto alla tavola”).

L’uso cinico dei morti e delle distruzioni del  conflitto Russo – Ucraino per mettere in soffitta ogni tentativo di mitigare gli effetti devastanti dei cambiamenti climatici favoriti dal perdurare del commercio internazionale di fertilizzanti e pesticidi, la quasi completa sparizione delle questioni ambientali dai programmi dei partiti politici che si presentano alle elezioni del 25 settembre, la mancanza di una chiara volontà  di inserire nella strategia agricola nazionale la salvaguardia e lo sviluppo dell’agricoltura  contadina agroecologica e solidale, sono per noi motivi determinanti per aderire convintamente all’appello di Fridays For Future e per chiamare a manifestare al loro fianco i nostri associati, contadini e contadine, militanti e simpatizzanti.

Venerdì 23 settembre, invitiamo tutte e tutti a partecipare allo Sciopero Globale per il Clima gridando che l’agricoltura contadina raffredda il Pianeta mentre l’agroindustria lo riscalda e lo distrugge!

 

“NOI NON FABBRICHIAMO CIBO, NOI LO PRODUCIAMO!”

 

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