In occasione della 44a fiera nazionale del miele abbiamo scritto una lettera aperta al Sindaco di Lazise, per sollevare l’attenzione su una questione tanto preoccupante quando sileziosa e ancora troppo poco conosciuta: l’impatto degli OGM vecchi e nuovi (altresi’ chiamate “Tecniche di Evoluzione Assistita” (TEA) o “New Breeding Techniques” (NBT) / “New Genomic Techniques” (NGT) sulle api e su altri impollinatori.

Nella lettera ci rifacciamo ad uno studio recentemente pubblicato dalla ONG francese “POLLINIS” e ad un secondo rapporto pubblicato dalla federazione francese “Amis de la Terre”.

Entrambi i rapporti analizzano in particolare il problema dell’impatto dei nuovi prodotti fitosanitari ARNi, progettati per bloccare l’espressione di determinati geni e inibire le funzioni vitali ad essi associate nei parassiti delle piante. Questi prodotti possono essere spruzzati sulle colture, distribuiti tramite batteri, virus e funghi, o prodotti da piante geneticamente modificate. A rischio ci sono 136 specie di insetti impollinatori.

Punto focale della nostra lettera è una proposta di delibera comunale in materia di nuovi OGM, che abbiamo elaborato per tutti i Comuni intenzionati a prendere posizione sulla questione e dichiararsi liberi da OGM vecchi e nuovi, inclusa la loro fase di sperimentazione. 

Vista la velocità con cui la Commissione Europea si sta muovendo per liberalizzare i nuovi OGM, riteniamo fondamentale muoversi su tutti i livelli, a partire da quello Comunale, ed è per questo che ci stiamo mettendo in contatto con alcuni
Sindaci con l’obiettivo di stimolare una reazione dal basso che faccia leva sull’autonomia di ciascuna realtà territoriale.

INVITIAMO TUTTI I SINDACI, I COMUNI E LE PARTI INTERESSATE AD ADOTTARE E/O DIFFONDERE LA DELIBERA E A METTERSI IN CONTATTO CON NOI PER UNIRE LE FORZE, CONDIVIDERE INFORMAZIONI E COSTRUIRE UNA RISPOSTA COESA ALLA COMMISSIONE EUROPEA E AL NOSTRO GOVERNO CHE, SOTTO PRESSIONE DELL’AGROINDUSTRIA E DELLE MULTINAZIONALI DELL’HIGH-TECH, STANNO APRENDO LE PORTE AI NUOVI OGM.

Per la difesa dei nostri diritti di contadinx e cittadinx, della biodiversità e di sistemi alimentari agroecologici, locali e giusti.
Queste sono per noi alcune importanti risposte alla crisi alimentare che stiamo vivendo. Ricerca, politiche e normative devono andare in questa direzione.

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