Al Ministro dell’Agricoltura, della Sovranità Alimentare e delle Foreste
On. Francesco Lollobrigida
Via XX Settembre, 20
00187 Roma
OGG: Richiesta chiarimenti sulla posizione del Governo sul “REGOLAMENTO DELPARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO relativo alle piante ottenute mediante alcune nuove tecniche genomiche e ai loro alimenti e mangimi, e che modifica il regolamento – (UE) 2017/625 (Testo rilevante ai fini del SEE)”
Egregio Signor Ministro,
le scriviamo in qualità di organizzazioni impegnate nella tutela dell’agricoltura contadina, della biodiversità, dell’ambiente edei diritti dei consumatori.
Siamo estremamente preoccupati per la posizione che il Governo italiano, e in particolare il suo Ministero, ha assunto fino ad ora in occasione del processo di trilogo che si sta svolgendo sul regolamento in oggetto.
Accettando lesollecitazioni delle principali organizzazioni di categoria — come Coldiretti, Confagricoltura e CIA – apprendiamo che lei stia sostenendo l’abolizione di strumenti fondamentali quali la tracciabilità che consenta anche di identificare i brevetti sui caratteri contenuti nei prodotti NGT, l’etichettatura e la valutazione del rischio per questi nuovi OGM, oltre a voler eliminare la possibilità, attualmente garantita dalla normativa europea, che ciascuno Stato membro o le Regioni che dispongano di volontà sovrana, vietino sul proprio territorio la coltivazione di organismi geneticamente modificati anche di nuova generazione.
Ci chiediamo come tutto ciò possa conciliarsi con i continui richiami del Governo alla sovranità nazionale e alimentare. Una deregolamentazione come quella proposta, dal nostro punto di vista, non farebbe altro che aprire le porte a una contaminazione incontrollata delle colture biologiche, dei prodotti protetti da marchi di qualità come DOP e IGP e dei prodotti tradizionali, mettendo a repentaglio il settore primario e i diritti degli agricoltori di conservare, scambiare e vendere le proprie sementi. A ciò si aggiungerebbe un ulteriore colpo alla libertà di scelta dei consumatori, che si troverebbero nell’impossibilità di sapere cosa stanno acquistando e cosa finirà nel piatto, favorendo di fatto la concentrazione del controllo del nostro sistema agroalimentare nelle mani di poche multinazionali come Bayer-Monsanto, BASF, Corteva , Syngenta, già titolari di centinaia di brevetti sui prodotti ottenuti con NGT.
Noi siamo contrari a questa svendita della nostra sovranità alimentare e agricola. Le chiediamo un confronto pubblico e trasparente. Il futuro del nostro cibo, dell’agricoltura contadina, dei prodotti a marchio di qualità e della nostra salute non può essere deciso nel segreto del trilogo a Bruxelles.
Nella speranza di poterla incontrare, restiamo in attesa di una sua risposta e le porgiamo cordiali saluti.
Le organizzazioni firmatarie:
Centro Internazionale Crocevia
Osservatorio Fairwatch
Verdi Ambiente e Società
Associazione di Base dei Consumatori
Ecoresistenze
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