11 Aprile 2022

La Commissione europea ha comunicato in data 31/03/22 al MIPAAF le osservazioni sul Piano Strategico Nazionale (PSN) in applicazione della Politica Agricola Comune (PAC) mandato dall’Italia il 31/12/2018.

Constatiamo che le critiche sollevate dal commissario all’operato del MIPAAF sono in gran parte comuni con le osservazioni che noi di ARI avevamo fatto e rese pubbliche, sia nelle nostre comunicazioni al tavolo di partenariato, sia in una nota inviata al Commissario europeo.  

Le critiche più costanti fatte dall’UE sono sulla ripartizione delle risorse finanziarie: dal contributo mancato per i piccoli produttori, alla mancanza di risorse specifiche per le zone svantaggiate, dalla scarsa convergenza per riequilibrare l’ingiusta ripartizione dei contributi fra tutti gli aventi diritto, alla scarsa trasparenza delle modalità con cui si propone di applicare il sostegno al reddito. 

Ma anche l’aiuto ai giovani, rileva la Commissione, così come proposto sarebbe poco efficace.  E su tutto viene sottolineata la poca chiarezza nelle cifre.

Altro nodo dolente sono le misure ambientali (impollinatori, suolo, antimicrobici, biodiversità, rotazione, pascoli, ecoschemi, etc) con target poco chiari e poco ambiziosi o proprio inutili allo scopo (mais per foraggio e mais per granella, animali ad ettaro, potatura e bruciatura delle potature degli ulivi), come già segnalato da molte organizzazioni ambientaliste.

Un dato importante è la stroncatura della condizionalità sociale proposta dal MIPAAF che il commissario indica dovrebbe essere messa in campo già dal 2023 vista la spaventosa percentuale di irregolarità e lo “sfruttamento” (parole del documento della Commissione europea) dei braccianti in Italia e che nelle proposte del ministero si risolve in poca cosa, come avevamo anche in questo caso già denunciato.

Infine, notiamo con soddisfazione che il commissario ha sottolineato la necessità di considerare un intervento nella programmazione PAC sulla peste suina che sta interessando centinaia di piccoli allevamenti appenninici che fanno della qualità il loro modus operandi. Il commissario scrive: “Considerati i recenti casi di peste suina africana nell’Italia settentrionale, l’Italia è invitata a prendere in considerazione la possibilità di inserire un intervento mirato per limitare la diffusione della malattia e migliorare la biosicurezza delle aziende suinicole, servizi di consulenza mirati o condivisione delle conoscenze e gestione dei rischi.”

Invitiamo ancora una volta il MIPAAF ad un dialogo approfondito e paritario con le associazioni portatrici di interessi e contenuti necessari a rispondere positivamente alle richieste della Commissione, anche riprendendo le note già sottoposte alla valutazione del Ministero nel corso delle riunioni del tavolo di partenariato.

Contatti:

Antonio Onorati – antonio.onorati48@gmail.com – +39 340 821 9456
Paola Peretti – paolaperetti03@gmail.com – +39 348 498 6213
Fabrizio Garbarino – garbarino.fabrizio@gmail.com – +39 331 909 2823

 

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Categorie: PAC