All’attenzione del Presidente del Consiglio, On. Giorgia Meloni
Gli agricoltorə d’Italia e tutta Europa sono contrari all’accordo UE-Mercosur tra l’Unione Europea e i Paesi del Mercosur (Brasile, Argentina, Paraguay, Uruguay) per i danni irreversibili che esso causerà all’agricoltura italiana e ai sistemi alimentari europei.
In Italia, anche se le previsioni sugli impatti dell’accordo sul settore agro-alimentare si vogliono ottimistiche, un’analisi più critica suggerisce che la maggiore competitività tra l’agricoltura italiana – diversificata e ad alto valore aggiunto – e quella dei Paesi del Mercosur – specializzata in produzioni di massa e a basso costo – aumenterà le pressioni sui produttorə italiani.
Stando ai dati ISTAT, l’accordo andrebbe a pesare in particolare sul settore delle carni bovine (il Mercosur fornisce già il 10-12% delle carni bovine importate dall’Italia), del pollame, e del latte e derivati (con importazioni dal Mercosur già in crescita del 47,4%). In generale, nell’ultimo anno le importazioni di prodotti agroalimentari dal blocco del Mercosur sono aumentate del 17%.
Attualmente, il 75% degli scambi sono concentrati sul Brasile, rendendo l’accordo commerciale vulnerabile all’instabilità politica ed economica del Paese, come di altri Paesi del Mercosur come l’Argentina. L’illusione di una crescita degli scambi con l’Argentina ed il peso dell’export delle industrie italiane in Brasile, hanno condannato l’agricoltura del nostro Paese.
L’analisi sui possibili impatti dell’accordo cita ma ignora i rischi legati alla sicurezza alimentare e alla violazione dei diritti umani tanto in Italia quanto nei Paesi esportatori; così come ignora i rischi legati alle differenze negli standard sanitari e fitosanitari rispetto ai Paesi del Mercosur (uso di antibiotici e pesticidi vietati in Europa), quindi i rischi per ambiente e salute umana.
Le false promesse della Commissione europea non ci proteggeranno, né ci proteggeranno ulteriori meccanismi di salvaguardia illusori che in passato si sono dimostrati incapaci di prevenire le crisi anche quando esse erano altamente prevedibili. Qualora passasse, l’accordo commerciale UE-Mercosur colpirà in modo diverso gli Stati Membri e i diversi settori dell’agroalimentare, aggravando di conseguenza le disparità tra gli agricoltorə dell’UE.
Dobbiamo fermare l’UE-Mercosur per sopravvivere. Se perdiamo i nostri agricoltorə, lasciamo l’agricoltura alla mercé dell’avidità delle multinazionali e all’instabilità del mercato globale.
Ci rivolgiamo a Lei, On. Meloni, perché è ancora possibile fermare questo accordo e la posizione del nostro Paese farà la differenza. Fermare l’accordo significa tutelare gli agricoltori italiani e il valore economico e sociale delle produzioni di piccole e medie aziende, difendere la sovranità alimentare dell’Italia e dell’Europa.
Associazione Rurale Italiana (ARI) si unisce agli agricoltorə e ai lavoratorə agricolə di tutta Europa per respingere l’accordo di libero scambio UE-Mercosur attraverso l’iniziativa “Farmers Unite! Stop EU-Mercosur“.
Il presidente di ARI
Fulvio Bucci
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